La fotografia come strumento per l’Intercultura.

La fotografia come strumento per l’Intercultura.

Il workshop che abbiamo creato per il Progetto Europeo In&Out è stato presentato ieri, in una caldissima giornata di Luglio, ad un gruppo di operatori e beneficiari dei centri di accoglienza del Mugello, grazie alla collaborazione con il coordinamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, SPRAR.

Il workshop, ovvero il primo dei tre moduli educativi sul tema dell’integrazione che Associazione Beecom sta realizzando per il Progetto EU In&Out utilizza la fotografia come strumento per l’esplorazione degli spazi che ci circondano in un’ottica diversa: quella della ricerca delle tracce culturali lasciate sul territorio. 

Ma cosa sono le “impronte culturali”? Una buona parte delle attività e delle riflessione della giornata di workshop si è incentrata sull’analisi di questo tema, complesso e interessante. Abbiamo guardato ad esso da una prospettiva interculturale, grazie anche alla scelta – apprezzata da tutti i partecipanti – di lavorare con un gruppo misto.

Un’esperienza che sarà interessante poter ripetere anche con i prossimi due laboratori a cui stiamo lavorando e che riguarderanno un Gioco di narrazione e lo Story-mapping, ovvero come utilizzare le mappe come strumento di incontro, dialogo e narrazione. 

 

 

 

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